Nel periodo in cui i lettori vanno in cerca degli apocrifi per scoprire un volto di Gesù nascosto e insidioso, sappiate che non avrete bisogno del prossimo Dan Brown per sferzare un duro attacco alla religione istituzionale. I primi "scandali" di Gesù ce li ha già raccontati l'evangelista Luca nel suo Vangelo, canonico, più di diciotto secoli fa. Sono proprio questi versetti che ci commenta Alberto Maggi, frate dell’Ordine dei Servi di Maria, studioso appassionato della Bibbia, che la interpreta sempre a servizio della giustizia, mai del potere. E proprio in quest'ottica, i fatti e le parole di Gesù acquistano un senso nuovo e profondo, capace di stravolgere il comune modo di guardare alle cose. Il "versetti pericolosi", da cui il libro prende il titolo, sono quelli che narrano l’episodio dell’adultera: ci vollero tre secoli prima che questi undici scandalosi versetti di Luca trovassero ospitalità nel Nuovo Testamento e altri due per essere inseriti nella liturgia. "Ma parlando del passato, Maggi allude al presente e suscita un vento di profetica ribellione contro una fatua spiritualità dell’apparire e del potere", commenta Vito Mancuso, teologo, direttore della collana sotto cui è pubblicato questo saggio sulla fede che rovescia il mondo.
Versetti pericolosi. Gesù e lo scandalo della misericordia di Alberto Maggi, 2011, Fazi
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